La voce umana, adattamento dal testo di Jean Cocteau di e con Lavinia Grizi, è la rappresentazione patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e organizzata dall’associazione culturale Ripabianca che si terrà in teatro sabato prossimo 19 maggio (ore 21,15).
Si tratta di un’opera del 1930, un monologo di una donna molto innamorata che riceve l’ultima telefonata dal proprio amante che l’ha abbandonata.
La Grizi recita il difficile monologo della donna avvalendosi di tecniche di immedesimazione, costruendo e dando vita ad un immaginario, drammatico dialogo telefonico tra lei e l’uomo amante, personaggio inudito e invisibile dall’altro capo del filo. La ‘voce umana’ di un dramma comune, la fine di una storia d’amore. Una scena composta da una poltrona, un tavolo, uno sgabello e un telefono, una scena basilare con pochi ma significativi elementi. I mobili di scena sono di Rancati, la storica azienda di Edoardo Rancati, noto scultore, che è dal 1864 al servizio dello spettacolo per la fornitura di attrezzeria scenica.
Lavinia Grizi attrice di cinema, teatro e tv, è sulla scena dagli anni 90: si è formata internazionalmente ed è anche stata selezionata con borsa di studio per un corso per attori professionisti tenuto da docenti dell’Actor Studio di New York. Ha lavorato anche a Parigi e Londra e con Roberto Benigni, Giorgio Albertazzi, Valeria Moriconi, Donald Pleasant, Damiano Damiani, Maurizio Avallone, Pippo Di Marca.
Nel gennaio 2017 ha rappresentato con successo a Montecitorio un suo spettacolo “Straordinarie donne”.