Breve storia del teatro
Sin dal 1809 la comunità sangiorgese volle la costruzione del teatro che fu deliberata dal consiglio comunale in data 15.02.1811 e in data 26.04.1812 venne scelto ed approvato il progetto dell’architetto Giuseppe Locatelli da Tolentino. La costruzione iniziò nel 1813 da una società di 50 consorti corrispondenti al numero dei palchi previsti dal progetto. Singolare e significativa fu l’area scelta dalle autorità preposte dell’epoca: il mulino e forno comunale (forno dello spaccio) posto davanti alla cisterna di piazza San Giorgio e, successivamente, ricostruito altrove. La costruzione fu completata nel novembre del 1816 ed inaugurata solennemente il 29 gennaio del 1817. Nel dicembre dello stesso anno fu riaperto con uno spettacolo musicale. Nel 1858 fu restaurato con decorazione e tinteggiature. I lavori proseguirono fino al 1860. Fu rinnovato il sipario e il pittore Mariano Piervittori da Foligno vi dipinse l’ingresso di Vittorio Emanuele II nella piazza San Giorgio avvenuta nello stesso anno. Il 6 Aprile 1862 il teatro venne intitolato a “Vittorio Emanuele II”.
Agli inizi del 1900 si chiese al professore Sigismondo Nardi, pittore sangiorgese noto in tutta Italia, di dipingere la volta il quale accettò volentieri l’incarico facendosi rimborsare esclusivamente il costo dei colori e regalandoci lo splendore attuale. Altri restauri parziali furono effettuati nel 1933 e nel 1937 quando fu trasformato in sala cinematografica. Nel 1946 dopo un progressivo abbandono fu dichiarato inagibile. Nel 1977 iniziò il restauro conservativo che terminò con la riapertura nel 1992 e che restituì l’attuale pregevole bellezza ed
eleganza dell’edificio alla città ed al territorio.